I have eight rings.
4 on each hand..
The oldest of all represents the stylized skull of a quail.
It was the symbol of the band I played (with Poia) when we were young (called Judy Corda).
It is a ring that I made by myself, in Denmark, during a one-day jewelry course, while I was there for a cultural exchange… centuries ago…
I never took it off.
Then I have two runic rings, very old ones.
I no longer even remember where and how I got one of them.
The other one was brought to me by my mother, after a trip to Copenhagen and it has the peculiaruty of being made of two pieces, so that the central circle can turn around the external one, like a wheel.
Then I have a skull that was made for me by Vita even before the Ufomammut were born.
It was a ring that he had designed and that I liked a lot.
And he made me one all for me.
I have a skull with a crown designed by Malleus, the poster art collective I am part of.
A gryphon lands on my right little finger, it’s a symbol of power and perfection.
The inscription “Virtus Junxit Mors Non Separabit” surrounds a skull with crossed bones on a masonry ring that is held in place on the middle finger of the right hand by the rotating runic ring.
It’s a little big, but I love it.
Finally a flat ring with an engraved number 7 heads on the little finger of my left hand.
It is a birthday present from my little girl.
I have many others, but I only wear these ones, even when I play, they are a part of me.
I feel my hands naked when I take them off.
It is a strange feeling.

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Ho otto anelli.
4 per mano.
Uno nel mazzo di chiavi che mi porto sempre appresso.
Il più vecchio di tutti è il teschio stilizzato di una quaglia.
Era il simbolo della band in cui suonavo con Poia quando eravamo giovincelli (Judy Corda).
E’ un anello che mi sono fatto io, in Danimarca, ad un corso di un giorno di gioielleria, durante uno scambio culturale secoli fa…
Non l’ho mai tolto.
Poi ho due anelli runici, molto vecchi.
Uno non ricordo più nemmeno dove e come l’ho avuto.
L’altro mi è stato portato da mia madre, dopo un viaggio a Copenaghen e ha la particolarità di essere fatto di due pezzi, in modo tale che il cerchio centrale possa girare.
Poi ho un teschio che mi è stato fatto da Vita ancor prima che nascessero gli Ufomammut.
Era un anello che aveva disegnato lui e che mi piaceva molto.
E me ne fece uno tutto per me.
Poi ho un teschio con la corona disegnato da Malleus, il collettivo di poster art di cui faccio parte.
Un grifone si posa sul mio mignolo destro, simbolo di potenza e perfezione.
La scritta “Virtus Junxit Mors Non Separabit ” circonda un teschio con le ossa incrociate su un anello della massoneria tenuto fermo sul medio della mano destra dall’anello runico rotante.
Quindi un anello piatto col numero 7 capeggia sul mignolo della mia mano sinistra.
E’ un regalo di compleanno della mia compagna.
Infine, una alta fede d’argento tra le mie chiavi conclude gli anelli che ho sempre con me.
Ne ho tanti altri, ma indosso solo questi, anche quando suono, sono i miei tatuaggi.
Le mie mani mi sembrano nude quando li tolgo.
E’ una sensazione strana.